Già molto in voga nella prima metà del secolo scorso, i rivestimenti murali hanno avuto da sempre un ruolo importantissimo (perlomeno fino all’inizio degli anni ’90) all’interno dell’arredamento di uno spazio, alla disposizione dei volumi arredativi, alle necessità e alle emozioni che questo vuole trasmettere, sulla base dello stile scelto.
L’evoluzione delle tecnologie ha portato a tanti miglioramenti nel campo nell’edilizia, andando a colpire anche il mondo dei rivestimenti murali, che ha visto tantissime aziende specializzarsi nella produzione attraverso l’utilizzo di nuovi materiali ad altissima resa e di elevata qualità rispetto ai loro predecessori.
Iniziamo ora questo viaggio insieme alla scoperta dei diversi tipi di rivestimenti murali.
La carta da parati
È il rivestimento murale per antonomasia, consistente nella stampa di un disegno decorativo su un supporto cartaceo, vinilico o in tnt, da applicare con colla alle pareti. L’applicazione di questo rivestimento, come del resto per tutti gli altri, può cambiare completamente l’aspetto di un ambiente. Utilizzare la carta da parati per decorare significa dare stile e personalità al tuo spazio, evocare emozioni, conferire alla tua casa quel tocco in più.
Rispetto al passato, oggi si tende a rivestire una sola parete con disegni grandi e scenografici (rispetto a prima, quando veniva utilizzato su tutte le pareti della stanza), oppure a rivestire tutte le pareti con rivestimento murale materico dove l’attenzione del design della carta si posa sulla materia, sul gioco di luci e sulla texture della superficie.
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In base al tipo di carta da parati, cambiano le caratteristiche intrinseche e la modalità della posa.
Le carte tradizionali sono in cellulosa pura ed hanno il pregio di avere colori più vivi e più profondi e di essere le più naturali; per contro, oltre ad essere più delicate al lavaggio, necessitano dell’intervento di un professionista per la messa in opera; inoltre, la rimozione della stessa è particolarmente impegnativa quando la si vorrà sostituire.
Le carte da parati viniliche, invece, sono stampe su supporto di origine plastica, facili da lavare, facili da posare, e facili da rimuovere; queste hanno però il difetto di avere toni meno vivaci e disegni meno definiti, presentando però un’ottima resa nei disegni moderni sui toni freddi.
Le carte da parati in tnt, infine, uniscono i vantaggi di entrambi i tipi di pararti, hanno colori vivaci e disegni ben definiti e la posa è relativamente semplice per un tappezziere professionista.
Specifiche carte da parati possono essere utilizzate anche in ambienti umidi oppure per rivestire pareti esterne degli edifici. Non solo sono in grado di resistere all’acqua, ma ne impediscono il passaggio nello strato sottostante garantendo un’impermeabilizzazione delle superfici trattate in ambienti umidi come bagni, spa, box doccia, palestre e cucine.
Il rivestimento murale
Il rivestimento murale è qualcosa di più di una semplice carta da parati, il rivestimento murale è quella che gli addetti ai lavori definiscono come una vera e propria rivoluzione decorativa.
Può essere una texture complessa formata da diversi materiali e da particolari tecniche di realizzazione con motivi che spesso possono essere la trama del materiale stesso.
La rafia ne è un esempio: si ispira alla tradizionale rafia vegetale, eppure è composto da intrecci di luminosi filati metallici con filati di cotone e poliestere, è quindi un tessuto, successivamente applicato su una tela di tnt che verrà incollata al muro.
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Il rivestimento murale può anche essere realizzato con della gomma piuma termo pressata per creare motivi in rilievo, oppure può essere un unico grande disegno suddiviso in più settori stampati su misura.
L’uso di un rivestimento murale in legno o metallo fornisce numerosi significati agli spazi di lavoro.
La sintesi tra commerciale e residenziale, industriale e rurale si riflette anche nella progettazione di uffici domestici, che cercano di abbinare i confort casalinghi alla qualità del lavoro degli uffici.